Questa canzone parla di Giuseppe, il primo ragazzo autistico che ho avuto l’onore di incontrare durante il mio lavoro come musicoterapeuta. Con me ci sono i ragazzə di Outismore, con le loro voci, i loro sorrisi, i loro sguardi e il loro grande entusiasmo. Sono davvero grata di averli incontrati nel mio cammino.

Giuseppe arriva gira ed esce forse va di fretta
tocca ovunque questa cosa sembra gli stia stretta
cosa fa non si capisce forse non ci sente
lui mi guarda no non guarda si mi guarda
cosa interessante

Giuseppe entra corre in giro annusa il pavimento
è attirato da qualsiasi micro movimento
è molto strano cosa faccio sembra qui ci sia una festa
chissà che viaggi cosa passa dentro quella testa

Ma che vuoi capire?
Tu quel mondo non lo puoi sentire
E allora lascia che Giuseppe sia
un’autista di magia

Giuseppe guida un’auto grande a forma blanda
la sua autostrada non è qui chissà dove trovarla
è tutto piccolo e ugualmente gigantesco
lui si sente ma si stringe in questo cielo pazzesco

Giuseppe guarda ovunque e comunque resta qui
muoviti strano forte e piano non esiste il dì
Giuseppe abbracciami con la pancia e poi lasciami lì
torna a baciarmi e a stupirmi tu mi trovi così

Ma che vuoi capire?
Questo mondo non lo puoi sentire
E allora lascia che Giuseppe sia
un’autista di magia

Ma che vuoi capire?
Questo mondo non lo puoi sentire
E allora lascia che Giuseppe sia
un’autista di magia