Sentirsi giù per guardare su: il video

C’è stato un momento della mia vita in cui ho provato un grande vuoto. È successo qualche anno fa ed è qui che è nato il testo di Sentirsi giù per guardare su. Le parole raccontano la storia di un grande vuoto lasciato da una persona importante, quei vuoti che prima o poi accadono a tutti, per una relazione finita o la morte di qualcuno che dobbiamo lasciare per sempre. In quei momenti è come ritrovarsi di fronte ad una enorme pagina bianca. All’inizio sei immobile, non sai come affrontare questo dolore, ma poi decidi di risalire piano piano e capisci quanto siano importanti queste esperienze per diventare quello che siamo.

C’è un’immagine che descrive perfettamente l’importanza di affrontare una difficoltà per imparare a stare bene: un giocatore di basket che prima di fare un grande salto si piega per prendere slancio e fare canestro.

La sensazione di vuoto che proviamo quando siamo molto giù è uno spazio che ci fa fare i conti con la parte più profonda di noi stessi. Ma è anche lo spazio per fare il salto della nostra vita e imparare a conoscerci davvero. Io ho scoperto in me una forza che non pensavamo di avere.

Nel momento più difficile quel dolore che provavo, lo chiamavo melma nera. Mi sembrava di non poter uscire di lì, mi sentivo bloccata, ferma immobile. Invece poi, piano piano, sono risalita e mi sono riscoperta profondamente innamorata di quella che sono. In quel nero ho ricevuto un regalo prezioso: il mio bianco, il mio stare bene, che è diventato un equilibrio fatto di alti e bassi, di bianchi e neri, quelli che fanno parte di me.

Sentirsi giù per guardare su ora ha il suo video.
È in bianco e nero e guardandolo mi rende orgogliosa della donna che sono diventata.

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