Alma

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Musica

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Mentre tutti dormono, nella notte nera, Alma fischia. Lei fischia sempre. Fischia per chiamare, per amare, per pensare. Fischia per noia, per raccontare, per consolare. Fischia e soprattutto se ne infischia se qualcuno pensa che non sia da fare. Lei vuole solo far sentire il suo passaggi.


Donne danno più sapore al giorno,
ma c’è chi crede sia solo un contorno.
E fanno finta di non esserne sfiorati,
ma poi se soffio…scompigliati tutti!
Senti il fiato in questo fischio che esce…
E me ne frego di chi non ci sente!

Donne fanno più colore intorno,
ti fan sorridere un vuoto al ritorno.
E c’è chi sente, si, la voglia di fischiare,
ma poi qualcuno dice: “non è regale!”.

Prendo fiato e questo è il fischio che esce…
E me ne frego di chi non ci sente!

Ehi ma…poi…chissà?! Uomo o donna che sia è segno di libertà,
chi si vede speciale per le sue unicità.
Corri…vieni qua…se fischiare unisce il cuore ci emozionerà!

Donne danno vita nuova al mondo,
ma c’è chi crede sia solo uno sfondo.
Anche la radio suona e dice: “non puoi fischiare!”,
perché quel modo pare non sia regale.

Io prendo fiato e senti il fischio che esce…
E me ne frego di chi non ci sente!

Ehi ma…poi…chissà?! Donna o uomo che sia è segno di libertà,
chi si vede speciale per le sue unicità.
Corri…vieni qua…se fischiare unisce, quel suono poi ci stupirà!
Ma…poi…chissà?! Uomo o donna che sia è segno di unicità,
chi si vede speciale nelle sue libertà.
Corri, corri vieni qua…se fischiare unisce il cuore ci emozionerà!

Ci sono giorni in cui Alma si trasforma in un lupo, una volpe o un’aquila. Succede quando cerca il piacere puro per allontanarsi da quello che fa male. Gli animali non conoscono la fatica dell’amore. Tutto comincia dentro di noi, dove maschile e femminile si fondono. E nell’incontro con l’altro si completano, se è quello giusto.


Eterni attimi di noi,
sospiri di passione, pensieri vaghi di lui.
Tormenta…ricordo, sfuma via!
Lontano invisibile agli occhi ma sento che c’è.
Eterni attimi di noi,
bagni di sudore, notti piene di lui.
Aumenta la distanza mi porta via!
L’immagine è scura ma sento ancora che c’è.

E c’è…e c’è…Uno sbaglio di noi si c’è ma…qual è?!
E c’è…e c’è…Uno sbaglio di noi si c’è ma…qual è?!

Eterni attimi di noi,
giro dopo giro immagini false di lui.
Resta domani anche se sarai via!
Lontano invisibile agli occhi ma sento che c’è.

E c’è…e c’è…Uno sbaglio di noi si c’è ma…qual è?!
E c’è…e c’è…Uno sbaglio di noi si c’è ma…qual è?!

Ruotami di nuovo, ruota intorno alla mia testa,
chiedi di girare anche se restando dritta,
vedi ancora quel sospiro di me e te distesi qua e là.
Gira ancora gira, sempre intorno alla mia testa,
fermami soltanto se guardando avanti vedi ancora
un sentiero di noi due che porta qua e là!

C’è ancora uno sbaglio si…qual è?!

E c’è…e c’è…Uno sbaglio di noi si c’è ma…qual è?!
E c’è…e c’è…Uno sbaglio di noi si c’è ma…qual è?!
E c’è…e c’è…Uno sbaglio di noi si c’è ma…qual è?!
E c’è…e c’è…Uno sbaglio di noi si c’è ma…qual è?!
E c’è…e c’è…Uno sbaglio di noi si c’è ma…qual è?!
E c’è…e c’è…Uno sbaglio di noi si c’è ma!

Alma dorme, o forse no. Chissà se è vero quello che vede e sente: il momento esatto in cui è arrivata in questo mondo, o meglio nella pancia della mamma. C’è la paura di uscire, il dolore di una donna e quell’abbraccio umidiccio che rimette a posto tutti i pensieri. Non sa se è vero tutto questo, ma è felice, e si addormenta serena!


Alma, non aver paura…ssshhhh…
Di noi, esseri mortali un po’ incoerenti noi.
Noi siamo qui per prenderti, dai scappa fuori e atterra qui!

Alma…oooh Alma!
Ti accoglieremo fra il sorriso di due braccia,
forse faremo qualche faccia!

ll cielo è tuo! Lasciati arrivare!
Esplora i giorni e i tuoi secondi come vuoi,
lascia fiorire qualche sogno insieme a noi,
e se i tuoi “quando, forse, dove, poi, perché”…
noi ci saremo a fare prove insieme a te!

Alma…oooh Alma!
Scendi dal mondo e scegli un cuore è un tuffo, dai!
Se tu vorrai saremo noi!

Il cielo è tuo! Lasciati guardare!
Esplora notte, buio, luce, ombra, quanto vuoi!
Qualche spavento arriva e serve anche a noi,
e se di cade poi succede tutti sai…
ci si rialza e con amore crederai!

ll cielo è tuo! Lasciati amare!
Esplora i giorni e i tuoi secondi come vuoi,
lascia fiorire qualche sogno insieme a noi,
e se i tuoi “quando, forse, dove, poi, perché”…
noi ci saremo a fare prove insieme a te!

C’è un mondo magico dove l’amore si conserva congelato. A bisogno se ne prende un pezzetto e lo si mangia lentamente. Alma ne ha sempre delle scorte, non riesce a stare senza. Anche oggi non ha resistito e con le mani appiccicose ha scelto il suo ghiacciolo all’arancia. Pronta a nuovi amori.


Nascosta, dietro un tacco blu,
credevo…di essere di più.
Avvinghiando alla caviglia il corallo di una cinghia,
credevo…di essere di più.
Rimpiazzando la mia testa di tinteggiature false,
credevo…di essere di più.
Nascosta, sotto lenzuola blu,
credevo…di essere di più.
Sorprendendo le mie tasche di monete d’oro antico,
credevo…di essere di più.v
Accorciando le distanze e nascondendo la paura,
credevo…di essere di più.

E poi mi guardavo dietro a quello specchio,
e non vedevo quella parte di me…
che solo ora io sento, e so che riuscirò
a farla vivere adesso…per te.

Nascosta, dietro a ciglia in su,
credevo…di essere di più.
Ricoperta, di un cappello strano,
credevo…di essere di più.
Baciata e riscaldata da cotone e seta,
credevo…di essere di più.

Ma ho capito e ricapito che non conta quel che vesto,
conta solo ciò che sento…quel che sento è ciò che indosso!
Se mi piace indosso tutto…voglio vivermi…stare bene…
Mi piace così, mi piace così…lasciami cosi!

Perché ora guardo, guardo…guardo dietro a quello specchio,
e vedo sempre quella parte di me…
che solo ora io sento, e so che riuscirò
a farla vivere adesso.
di queste luci illuminate…
parlandoti di me adesso…
qui nuda…per te!

Di quando era bimba si ricorda di una mamma bellissima e un papà che le voleva bene, ma non la abbracciava mai. Non lo faceva perché così gli era stato insegnato. Lei si arrabbiava, ma poi le ferite sono sparite, ha capito che si impara anche ad abbracciare. E oggi sente forte che lui è fiero di lei, anche se non lo dice.


Ehi…forma d’amore…ciao!
Spesso ti guardo e ti dico…solamente ciao!
Ehi…mi ritrovo a guardarti pensare…
Chissà a che cosa, che dire, che fare, o forse a cosa mangiare.

Forse…quante domande…oh milioni e milioni, sul perché, sul tuo modo…di costruire aquiloni!

Come dici tu…come dici tu…sono fatti miei!
Come dici tu…come dici tu…quanti problemi ti fai?!
Come dici tu…come dici tu…vai via!
Mi fa impazzire!
Come dici tu…come dici tu…sei mia!

Ehi…seduto su quel gradino sporco,
ti senti accolto!?
Ehi…sempre le stesse sigarette,
Malboro Rosse, solo quelle, per la tasca delle tue camicie belle!

Forse…i baffi tuoi così…come li arricci tu sempre, fa sembrare quel gioco…così divertente!

Come dici tu…come dici tu…sono cazzi miei!
Come dici tu…come dici tu…lasciami stare dai!
Come dici tu…come dici tu…silenzio!
Mi fa impazzire!
Come dici tu…come dici tu…piccola mia!

Come dici tu…come dici tu…sono cazzi miei!
Come dici tu…come dici tu…quanti problemi ti fai?!
Come dici tu…come dici tu…vai via!
Mi fa impazzire!
Come dici tu…come dici tu…sei mia!

Ehi…mio grande uomo…ciao!
Ora ti guardo e ti dico…GRAZIE!

L’alba è una magia del mattino. Alma la immagina come una dolce donna dal vestito luminoso. Puntuale, tutte le mattine, si prepara per una danza che saluta la notte. Uno spettacolo che commuove, soprattutto Alma. Dal suo letto fa un forte applauso e Dalba Magie ricambia con una luce argentata. Sulla finestra.


Osservo luce…bagliore della luna,
che si fa spazio per diventare giorno…
confuso sole, ancora un po’ nascosto,
lui si fa forte per prendere il tuo posto.
Oh luna…illumini la terra da lassù,
ma che gentile, sei pronta ad andar via…
il sole guarda da dietro la tua scia
e insieme uccelli cantan di “allegria”!

Dalba Magie…Magie d’alba…
nome e cognome di un giorno e di una notte,
tra amore e odio la danza del domani.

La luce porti in una stanza buia,
tra le finestre protette da tessuti
di tende che riservano una coppia
nel loro abbraccio stanco e mattutino.
E quando poi scopri un bel bambino,
e le sue guance colori col tuo sguardo
ed il buon giorno dai anche ad un bastardo
perché sei buona natura di ogni giorno!

Dalba Magie…Magie d’alba…
il ballo magico del giorno notte ancora
la nostra notte che vuole farsi giorno.
Dalba Magie…Magie d’alba…
nome e cognome di un giorno e di una notte,
tra amore e odio la danza del domani.
Tu…Alba…Alba…Dalba Magie!

Vieni nemmeno chiedendo un momento d’ ascolto,
lasciamo passare luci di eterno, senza poi pensare che sei qui per noi.
Natura immensa di viaggi nascosti, di storia mai scritta,
quanto scontata ti diamo dolcezza, senza poi pensare che sei qui per noi.
Mi accomodo e guardo le tue….
mi accomodo e guardo…
Mi accomodo e guardo…

Le tue d’alba magie…le tue magie d’alba…
Dalba magie…Magie d’alba…
il ballo magico del giorno notte ancora
la nostra notte che vuole farsi giorno.
Dalba Magie…Magie d’alba…
nome e cognome di un giorno e di una notte,
tra amore e odio la danza del domani.

https://www.youtube.com/watch?v=GGD3wrdEMDo

L’alba è una magia del mattino. Alma la immagina come una dolce donna dal vestito luminoso. Puntuale, tutte le mattine, si prepara per una danza che saluta la notte. Uno spettacolo che commuove, soprattutto Alma. Dal suo letto fa un forte applauso e Dalba Magie ricambia con una luce argentata. Sulla finestra.


Osservo luce…bagliore della luna,
che si fa spazio per diventare giorno…
confuso sole, ancora un po’ nascosto,
lui si fa forte per prendere il tuo posto.
Oh luna…illumini la terra da lassù,
ma che gentile, sei pronta ad andar via…
il sole guarda da dietro la tua scia
e insieme uccelli cantan di “allegria”!

Dalba Magie…Magie d’alba…
nome e cognome di un giorno e di una notte,
tra amore e odio la danza del domani.

La luce porti in una stanza buia,
tra le finestre protette da tessuti
di tende che riservano una coppia
nel loro abbraccio stanco e mattutino.
E quando poi scopri un bel bambino,
e le sue guance colori col tuo sguardo
ed il buon giorno dai anche ad un bastardo
perché sei buona natura di ogni giorno!

Dalba Magie…Magie d’alba…
il ballo magico del giorno notte ancora
la nostra notte che vuole farsi giorno.
Dalba Magie…Magie d’alba…
nome e cognome di un giorno e di una notte,
tra amore e odio la danza del domani.
Tu…Alba…Alba…Dalba Magie!

Vieni nemmeno chiedendo un momento d’ ascolto,
lasciamo passare luci di eterno, senza poi pensare che sei qui per noi.
Natura immensa di viaggi nascosti, di storia mai scritta,
quanto scontata ti diamo dolcezza, senza poi pensare che sei qui per noi.
Mi accomodo e guardo le tue….
mi accomodo e guardo…
Mi accomodo e guardo…

Le tue d’alba magie…le tue magie d’alba…
Dalba magie…Magie d’alba…
il ballo magico del giorno notte ancora
la nostra notte che vuole farsi giorno.
Dalba Magie…Magie d’alba…
nome e cognome di un giorno e di una notte,
tra amore e odio la danza del domani.

https://www.youtube.com/watch?v=GGD3wrdEMDo

Avete mai visto le nuvole danzare? Alma sì, dalla sua spiaggia preferita. Il tempo era incerto, il vento gentile e le nuvole danzavano con il sole in continua metamorfosi. Da batuffoli bianchi alle forme più lontane: animali, case, alberi, facce, strade. E dietro il sole che rideva a crepapelle.


Mi appoggio su granelli di sabbia fredda,
sono certa son le gocce di ieri a lasciar traccia.
Si rubano il colore strisciando da una borsetta.
Tranquilla, aspetto! Passa! Io non ho più fretta.

Arriverà! Presto arriverà!
Quando tra il vento senti vibrazioni,
sono aria fresca per le tue emozioni!

Abbraccio e scopro nuvole sole,
stesa a terra tra nuvole e sole,
mi chiedo se sono nuvole sole,
oh no danzano nuvole e sole!
Siamo noi quelle nuvole sole,
che se ballano non son più sole,
c’è un sorriso che la luce vuole,
per far entrare tra le nuvole il sole!

Solletica le dita questa sabbia fredda,
ancora qualche goccia tra i piedi, si asciuga in fretta.
Mi stendo e attendo il sole che lanci qualche sua freccia.
Tranquilla! Aspetto! Calma! Il calore nella mia treccia.

Riderà! Tutto il cielo riderà!
Quando la pelle vive di emozioni,
senti la pancia quante vibrazioni!

Abbraccio e scopro nuvole sole,
stesa a terra tra nuvole e sole,
mi chiedo se sono nuvole sole,
oh no danzano nuvole e sole!
Siamo noi quelle nuvole sole,
che se ballano non son più sole,
c’è un sorriso che la luce vuole,
per far entrare tra le nuvole il sole!
Balliamo ancora tra le nuvole e il sole,
non riesco a lasciare queste nuvole sole,
forse fan strano queste note sole,
ma sembra che entri tra le nuvole il sole!

La cosa più difficile è quando vedi una persona che ami stare male. Quando Matilda si è trovata in ospedale, Alma le è stata vicina come sapeva fare meglio. Le ha scritto una canzone, parlando ad un leone ferito. E poi ha sognato di loro felici e leggere e il sogno si è risvegliato con Matilda. Che ora sta bene, come la loro amicizia ancora più forte.


Succede tutto lì…
In quell’attimo di vita, che ti sfugge via!
Succede tutto lì…
In quel lungo fine tempo, che ti scappa via…e a cui lasci il via!

Succede che, senza bussare, entra dalla porta…
Un’ onda nera colpisce la tua stanza.
Si infrange forte nello scoglio di un dolore.
Esplode per bruciare nel suo male!
Respira con pazienza…
Grida a tutti che ci sei!

Tu leone…che ruggisci al vento!
Tu leone…che respiri il sogno!
Tu leone…che cavalchi il mondo!
Tu leone…che assapori tutto…tutto quel che c’è!

Succede tutto lì…
Su quel ponte a fine corsa che ti sfugge via!
Succede tutto lì…
In quell’atteso arreso tempo, che ti scappa via…lo lasci e torni al via!

Succede che, dalla tua gola esce un urlo di impazienza…
A te per prima vuoi dare la speranza
di far sentire a tutti quel che c’è!
Dentro a un corpo un cuore immenso!
Girotondo di meraviglie…
Fra milioni di conchiglie!

Tu leone…che ruggisci al vento!
Tu leone…che respiri il sogno!
Tu leone…che cavalchi il mondo!
Tu leone…che assapori tutto!

Tu leone…che ruggisci al vento!
Tu leone…che mi parli in sogno!
Tu leone…che cavalchi il mondo!
Tu leone…che ti vivi tutto…tutto quel che c’è!

C’è chi ha paura di sbagliare, ma non Alma. Lei ha capito che può fidarsi delle persone e quando il suo istinto è incerto le guarda dritte negli occhi. Loro non mentono, sono rivelatori. È così che ha imparato a non avere paura neanche del giudizio degli altri. Lo ha imparato, forse.


In un errore ci si butta via,
ci vuoi tentare ma scappi via.
É più comodo star fermi, nascondere la testa a struzzo!
La vergogna chiude ogni sentiero,
se resti tu però poi apri al vero!

Ti trucchi troppo e non va via,
non metti niente, che pulizia.
Sei lì a guardare fuori, ma chi si chiede cosa nasce dentro?!
Tutte facce di una stessa scena, tutte maschere di una catena!

Ho un po’ paura!
Si, fa paura lasciami sbaglia – a – a
Re di tutte le cose sarò!
Re di tutto il mio mondo diventerò!

È solo un gioco la giusta via,
poche volte sbaglio, che bugia!
Tutto serve si, ma quanto è difficile capirlo!
Non tradirti mai, osa re!
Il tuo coraggio sta parlando a te!

Ho un po’ paura!
Si, fa paura lasciami sbaglia – a – a
Re di tutte le cose sarò!
Re di tutto il mio mondo diverrò!

Ma se sapessi chi ha inventato,
questa sensazione di sentirsi sbagliato.
Vedresti, è un uomo come te,
una persona piccola quanto me,
uno che giorno dopo giorno prova a dare il meglio sé!

Se hai paura,
vai anche se hai paura lasciati sbaglia – a – a
Re di tutte le cose sarai!
Re di tutto il tuo mondo diventerai!

Ho un po’ paura!
Vado anche se ho paura!
Si, si, si, fa paura!
Vai anche se hai paura!

Quando si guardava allo specchio, Alma, non vedeva quanto era bella. Era come avvolta nella nebbia. A volte non si vedeva proprio. Poi ha preso forza e ha abbassato il volume dello specchio per non sentire più nessuna voce. E lei, finalmente, si è sentita bella. Ma soprattutto vera. Ora nello specchio vede la sua luce.


Nascosta, dietro un tacco blu,
credevo…di essere di più.
Avvinghiando alla caviglia il corallo di una cinghia,
credevo…di essere di più.
Rimpiazzando la mia testa di tinteggiature false,
credevo…di essere di più.

Nascosta, sotto lenzuola blu,
credevo…di essere di più.
Sorprendendo le mie tasche di monete d’oro antico,
credevo…di essere di più.
Accorciando le distanze e nascondendo la paura,
credevo…di essere di più.

E poi mi guardavo dietro a quello specchio,
e non vedevo quella parte di me,
che solo ora io sento, e so che riuscirò
a farla vivere adesso…per te.

Nascosta, dietro a ciglia in su,
credevo…di essere di più.
Ricoperta, di un cappello strano,
credevo…di essere di più.
Baciata e riscaldata da cotone e seta,
credevo…di essere di più.

Ma ho capito e ricapito che non conta quel che vesto,
conta solo ciò che sento…quel che sento è ciò che indosso!
Se mi piace indosso tutto…io voglio vivermi…stare bene…
Mi piace così, mi piace così…lasciami cosi!

Perché ora guardo, guardo…guardo dietro a quello specchio,
e vedo sempre quella parte di me,
che solo ora io sento, e so che riuscirò
a farla vivere adesso.
Di queste luci illuminate…
parlandoti di me adesso…
qui nuda…per te!

Quando si guardava allo specchio, Alma, non vedeva quanto era bella. Era come avvolta nella nebbia. A volte non si vedeva proprio. Poi ha preso forza e ha abbassato il volume dello specchio per non sentire più nessuna voce. E lei, finalmente, si è sentita bella. Ma soprattutto vera. Ora nello specchio vede la sua luce.


Nascosta, dietro un tacco blu,
credevo…di essere di più.
Avvinghiando alla caviglia il corallo di una cinghia,
credevo…di essere di più.
Rimpiazzando la mia testa di tinteggiature false,
credevo…di essere di più.

Nascosta, sotto lenzuola blu,
credevo…di essere di più.
Sorprendendo le mie tasche di monete d’oro antico,
credevo…di essere di più.
Accorciando le distanze e nascondendo la paura,
credevo…di essere di più.

E poi mi guardavo dietro a quello specchio,
e non vedevo quella parte di me,
che solo ora io sento, e so che riuscirò
a farla vivere adesso…per te.

Nascosta, dietro a ciglia in su,
credevo…di essere di più.
Ricoperta, di un cappello strano,
credevo…di essere di più.
Baciata e riscaldata da cotone e seta,
credevo…di essere di più.

Ma ho capito e ricapito che non conta quel che vesto,
conta solo ciò che sento…quel che sento è ciò che indosso!
Se mi piace indosso tutto…io voglio vivermi…stare bene…
Mi piace così, mi piace così…lasciami cosi!

Perché ora guardo, guardo…guardo dietro a quello specchio,
e vedo sempre quella parte di me,
che solo ora io sento, e so che riuscirò
a farla vivere adesso.
Di queste luci illuminate…
parlandoti di me adesso…
qui nuda…per te!

Un giorno Alma è saltata su una nave per un viaggio incerto e coraggioso. Si è tuffata con forza in un futuro pieno di promesse. Non è sempre stato facile, ma era la strada giusta per stare bene. Lei in quella nave ci è salita da sola. Attorno a lei, in altre navi, ha incrociato amicizie vere che salutava, in attesa di rincontrarle.


Navi di confine, navi di partenza,
navi che non smettono di avere sete…
quella sete di conoscere e non solo, di viaggiare.
Navi che assaporano l’immenso…
Immenso navigare insieme ad altri.
Naviganti in un mare consapevole,
di onde sconosciute.

Navi che voglion provare a partir sole,
senza meta e senza tempo.
In acque limpide…in acque torbide,
e con qualsiasi sfumatura.
Vani i tentativi di fermarle.
Vani…donna e nave…ora ti vedo.
In me leggo tutto il tuo romanzo,
e posso dirti che…

Ho un paio di ali in mano,
te le regalo.
Non aver paura mettile a zainetto,
vola via senza pensarci su!
Coraggio! Al volo!
Afferrami una mano.
Nuotaci in quel mare tutto blu,
vola via senza pensarci su!

Navi di confine…di partenza,
alla scoperta di quel nuovo navigare.

Ho un paio di ali in mano,
te le regalo.
Non aver paura mettile a zainetto,
vola via senza pensarci su!
Coraggio! Al volo!
Prendimi la mano.
Nuotaci in quel mare tutto blu,
vola via senza fermarti più.

Fatti trasportare dalle onde,
viviti e guarda ancora su!
Coraggio! Al volo!
Prendimi la mano!
Coraggio! Al volo!
Afferrami la mano!
Nuotaci in quel mare tutto blu,
nel tuo mondo scegli tu.

Tutti avrebbero bisogno di incontrare Merlino, un mago che indichi la strada. Per quei momenti in cui non sai qual è il tuo destino. Per decidere di chiudere gli occhi e fare un salto verso il tuo sogno. Alma questo salto lo ha fatto sulle note della sua musica. E la sua anima ha preso una forma unica.


Mi fa incazzare non gestire questo vuoto,
guardo il sole alla finestra con le grate.
Sembro dentro ad una stanza piena d’ombra
che si forma dalla forma di me che siedo qua.

Appoggiata al letto rosa, con il muro sulla schiena.
La chitarra sotto i piedi, guardo i miei vestiti appesi
e mi rifletto al mobiletto nero, con la luce
che guarda su.

E quella sensazione strana
che ora sfuma lentamente,
ogni parola riempie il suono del silenzio.

Un campanile nella piazza proprio qui a pochi metri,
fa suonare le campane mi ricordano una festa,
ma non smettono per troppo, è troppo forte.
Che pena qua giù.

E quella sensazione strana
sta ora passando lentamente,
ogni parola riempie il suono del silenzio.
E sulla pagina da bianco vedo nero orizzontale
che prende quel senso denso che muove e ti colora.

Sentirsi giù per guardare su…
se non ci sei io scrivo ancora di più.
Sentirsi giù per guardare su…
se non ci sei io provo ancora di più.

Mi fa tremare non gestire questo vuoto,
guardo i tuoi vestiti appesi
e un campanile nella piazza, proprio qui a pochi metri,
dalla stanza piena d’ombra mentre io siedo qua.

E sulla pagina da bianco vedo nero orizzontale
che prende quel senso denso che muove e ti solleva.

Sentirsi giù per guardare su…
se non ci sei io scrivo ancora di più.
Sentirsi giù per guardare su…
se non ci sei io provo ancora di più.

Sentirsi giù per guardare su…
se non ci sei io sento ancora di più.
Sentirsi giù per guardare su…
se non ci sei io vivo ancora di più.

Testi e musiche: Manuela Padoan
Produzione artistica: Manuela Padoan
Arrangiamenti: Edu Hebling
Fonico di registrazione e missaggio: Luca Sammartin
Mastering: Andrea De Bernardi

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