Nuvole Sole making off

Il video del mio singolo estivo Nuvole Sole è stato girato in un solo giorno. Un giorno di primavera in cui ho lavorato con la precisa Silvia e l’impeccabile Michele, in cui un fenicottero di nome Ernesto ci seguiva in ogni scena, in cui un sindaco veneziano voleva offrirci da bere, in cui una signora tedesca ci ha cacciati da un campo di fiori, in cui abbiamo bloccato il traffico della Laguna. Insomma, potevo non raccontarvi questa storia?

Scena numero uno: un campo di fiori giallo

Il video del mio singolo estivo Nuvole Sole è stato girato in un solo giorno. Un giorno di primavera in cui ho lavorato con la precisa Silvia e l’impeccabile Michele, in cui un fenicottero di nome Ernesto ci seguiva in ogni scena, in cui un sindaco veneziano voleva offrirci da bere, in cui una signora tedesca ci ha cacciati da un campo di fiori, in cui abbiamo bloccato il traffico della Laguna. Insomma, potevo non raccontarvi questa storia?

 

Scena numero uno: un campo di fiori giallo

Giallo i fiori, giallo il mio vestito. Il posto era appena fuori Vicenza, lo avevano scoperta la producer Silvia Giordani e il regista Michele Piazza. Qui io ero ancora un po’ agitata e la scenografia era allestita con tantissimi accessori: il grammofono, la mia poltrona ottanio, il pouf, Ernesto il fenicottero ed un bell’ombrellino rosso tra le mie mani. Insomma qui eravamo serissimi. La scena nel video della canzone non è la prima che vedete, dovete aspettare un po’.

 

Scena numero due: un campo verde

Cambio di scena, cambio di colore. Dopo il giallo siamo passati ad un prato di granoturco verde e il mio abito in arancione. Tutto era perfetto, ancora una volta grammofono, Ernesto, pouf quando… siamo stati cacciati da una signora tedesca. Giusto il tempo di girare.

 

Scena numero tre: la Laguna

In Laguna ci siamo fatti proprio notare. Io seduta in poltrona in mezzo alla strada con mappamondo in mano, grammofono alla sinistra e l’immancabile Ernesto. Era una di quelle stradine in cui in un giorno qualsiasi della settimana non passa mai nessuno. Tranne quel giorno. Tra un monta e disfa la scena per far passare le macchine e un clacson che suonava anche la terza impresa (e scena) è riuscita.

 

Scena numero quattro: Lio Piccolo

Lio Piccolo è un bel borgo vicino Cavallino Treporti. Se vi capita merita un gita fuori porta. Noi qui abbiamo conosciuto un Sindaco così collaborativo che ci ha aiutato a spostare transenne ed era tanto entusiasta da volerci offrire un bicchiere di vino rosso. Noi ligi al dovere abbiamo rinunciato. Si stava facendo tardi e non potevamo rischiare di perdere il tramonto. Un, due, tre e siam partiti per il mare.

 

Scena numero cinque: il tramonto.

Il tramonto non si poteva perdere. Era un ordine della Silvia e noi eravamo d’accordo: una canzone estiva deve avere il suo tramonto sul mare. Quindi lasciati Lio Piccolo è stata una corsa contro il tempo dove trucco, abito e capelli li abbiamo fatti un po’ in macchina e un po’ camminando. Io avevo voglia di girare quella scena, ero felice e l’agitazione era passata. Con una tuta blu e accessori gialli questo momento me lo sono vissuta tutto e con me sempre lui, Ernesto.

L’ultimissima scena non è stata ripresa ma mi è piaciuta tanto. Eravamo in un ristorante, stanchi e felici, a mangiare pizza e spaghetti alle vongole. E sì, c’era anche Ernesto. Buon video anime belle!

Condividi su:

Articoli correlati