Ho fatto una cover (e pace con un errore)

Vi ho mai raccontato di quando sono stata alle selezioni dello Zecchino d’Oro? Avevo cinque anni ed una grandissima voglia di cantare. Ero emozionata, tanto da dimenticare di avere due fratelli e alla domanda “Sei figlia unica?”, ho risposto sì. Non contenta ho pure confessato di preferire la mamma al papà. Insomma, come spesso accade, l’emozione ha giocato brutti scherzi. Io quel giorno delle selezioni avevo scelto di cantare “Il più grande motore”, una canzone che parla della forza dell’amore e dell’importanza del cuore (non si può certo dire che nella vita non sono una coerente). Una volta salita sul palco, dopo una lunga chiacchierata con Mago Zurlì, feci qualche errorino con i vocalizzi e Zurlì me lo fece notare. Lo so che ero solo una bimba, ma io ci rimasi molto male e per molto tempo non ho fatto pace con il ricordo di aver sbagliato l’esibizione. Poi piano piano l’ho ripresa in mano e ho rassicurato quella bambina sopra il palco, le ho ricordato che nella vita dobbiamo concederci qualche sbaglio. Oggi ho deciso di rifarla, una cover di quella canzone per bambini che è stato il mio inizio in questo percorso da cantautrice. Mi sono resa conto che quella canzone che parla di amore come motore per sconfiggere le paure potrei averla scritta io da adulta. In particolare in questo periodo della mia vita, in cui sto affrontando grandi cambiamenti e nuovi inizi. Insomma, oggi Il più grande motoreè una canzone che sento proprio mia. Dagli anni Ottanta al 2019: pronti ad ascoltare la cover?

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