Mille Fiori Mille Colori

Mille Fiori Mille Colori

Musica

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Singolo dell’ep che parla dell’importanza e della bellezza della diversità, lanciando una provocazione sul cambiare il proprio punto di vista e sull’andare oltre per “vedere più in là”.


Teatri di potere
ti bloccano e fermo tu stai li a vedere.
Fan di tutto una bugia, un “che vuoi che sia”, inibire la tua fantasia.

Che importa se tutto si fa,
a costo dell’umiltà?!
E sei tu che non vedi più in là…
Sei tu che non vedi
Oh purtroppo non vedi più in là!!!

Ama tutte le persone incollate a dei muri,
non odiarle se non vestono calze di fiori,
loro indossano pelle di mille colori
loro indossano pelle…
loro indossano pelle di mille…

Colori… dipinti di fiori!!
Colori… dipinti di fiori!!
Colori! Colori!

Si chiude il sipario! Menzogna!
Presunzione!
Finisce la vostra commedia illusione!
Dolce margherita, scegli una salita,
lasciati vivere…è vita!

Che importa se tutto si fa,
a costo dell’umiltà?!
E sei tu che non vedi più in là…
Sei tu che non vedi…
Oh purtroppo non vedi più in là!!!

Ama tutte le persone incollate a dei muri,
non odiarle se non vestono calze di fiori,
loro indossano pelle di mille colori
loro indossano pelle di mille colori
loro indossano pelle di mille…

Colori… dipinti di fiori!!
Colori… dipinti di fiori!!
Colori…
Dipinti di fiori…
Colori… dipinti di fiori!
Colori!
Colori!

Parla di suo padre, il grande uomo che ogni donna ha o dovrebbe avere al proprio fianco fin dall’infanzia. Ciò che può dare pace, è la gratitudine per la vita donata.


Ehi… forma d’amore… ciao!
Spesso ti guardo e ti dico… solamente ciao!
Ehi… mi ritrovo a guardarti pensare…
Chissà a che cosa, che dire, che fare, o forse a cosa mangiare.

Forse… quante domande… oh milioni e milioni, sul perché, sul tuo modo…
di costruire aquiloni!

Come dici tu… come dici tu… sono fatti miei!
Come dici tu… come dici tu… quanti problemi ti fai?!
Come dici tu… come dici tu… vai via!
Mi fa impazzire!
Come dici tu… come dici tu… sei mia!

Ehi… seduto su quel gradino sporco,
ti senti accolto!
Ehi… sempre le stesse sigarette,
Malboro Rosse, solo quelle, per la tasca
delle tue camicie belle!

Forse… i baffi tuoi così…
Come li arricci tu sempre, fa sembrare quel gioco…
Così divertente!

Come dici tu… come dici tu… sono cazzi miei!
Come dici tu… come dici tu… lasciami stare dai!
Come dici tu… come dici tu… silenzio! Mi fa impazzire!
Come dici tu… come dici tu… piccola mia!

Come dici tu… come dici tu… sono cazzi miei!
Come dici tu… come dici tu… lasciami stare dai!
Come dici tu… come dici tu… silenzio! Mi fa impazzire!
Come dici tu… come dici tu… piccola mia!

Ehi… mio grande uomo… ciao!
Ora ti guardo e ti dico…
GRAZIE!

Una canzone contro la violenza sulle donne. Affinché ogni donna vittima di abuso prenda coraggio e si dia voce per chiedere aiuto. Insieme possiamo essere forti per dire no all’amore violato!


Viola, dolci occhi belli!
Di albicocca sanno i tuoi capelli!
Giovane, rotonda morbidezza,
nasconde la tua timidezza!
Labbra rosse preparate con cura,
quasi a trattenere tutta la paura,
la gola soffoca…non hai la forza di parlare,
a quelle mani che chiedono di entrare!
Forza brutale quegli occhi neri!
Molti anni e vestiti seri!
Il suo respiro non si ferma. Niente!
Nulla blocca quell’aria indifferente!

Fammi entrare!
La voce nera chiede…fammi entrare!

No! Fermo! No!
Viola grida no!
Fermo! Basta!
No! Fermo! Basta!
Viola grida no!
No! No! No!

Sei riuscito nella tua grande impresa?!
Fiero! Acquisti la tua donna!
Ma ora…dimmi…cosa vedi?
Guarda! Paga pure! Cosa vedi? Dimmi…
Cosa vedi?

No! Fermo! No!
Viola grida no!
Fermo! Basta!
No! Fermo! Basta!
Viola grida no!
No! No! No!
No! Fermo! No!
Viola grida no!
Fermo! Basta!
No! Fermo! Basta!
Viola grida no!
No! No! No!

Viola dolce occhi belli
Senti lo sporco tra i capelli
Ti prego parla, chiedi aiuto!
Abbi il coraggio di urlare… no!

Dietro Lo Specchio parla di lei, di Manuela, e ironizza sulla sua crescita e sul suo cambiamento. Prendendosi un po’ in giro per un passato fatto di paura del giudizio altrui, racconta di come ora è arrivata allo stare bene con sé e per sé, facendo, cantando, scrivendo e indossando ciò che ama, divertendosi. “Spero che ogni donna possa ritrovarsi in questo”.


Nascosta, dietro un tacco blu,
credevo…di essere di più.
Avvinghiando alla caviglia il corallo di una cinghia,
credevo…di essere di più.
Rimpiazzando la mia testa di tinteggiature false,
credevo…di essere di più.
Nascosta, sotto lenzuola blu,
credevo…di essere di più.
Sorprendendo le mie tasche di monete d’oro antico,
credevo…di essere di più.v
Accorciando le distanze e nascondendo la paura,
credevo…di essere di più.

E poi mi guardavo dietro a quello specchio,
e non vedevo quella parte di me…
che solo ora io sento, e so che riuscirò
a farla vivere adesso…per te.

Nascosta, dietro a ciglia in su,
credevo…di essere di più.
Ricoperta, di un cappello strano,
credevo…di essere di più.
Baciata e riscaldata da cotone e seta,
credevo…di essere di più.

Ma ho capito e ricapito che non conta quel che vesto,
conta solo ciò che sento…quel che sento è ciò che indosso!
Se mi piace indosso tutto…voglio vivermi…stare bene…
Mi piace così, mi piace così…lasciami cosi!

Perché ora guardo, guardo…guardo dietro a quello specchio,
e vedo sempre quella parte di me…
che solo ora io sento, e so che riuscirò
a farla vivere adesso.
di queste luci illuminate…
parlandoti di me adesso…
qui nuda…per te!

Parla dell’infinito desiderio di maternità di una donna, un arrivo sperato che resta solo un’idea. Questa canzone è scritta in collaborazione con un’amica che sogna di diventare scrittrice.


Ora che ho l’idea di te,
ti vorrei dentro me,
sento…potrei far crescere te,
al limite dell’impossibile.
Dopo il pensiero che c’è? L’infinito.

Ora che ho l’idea di te,
pura fantasia,
risposte fragili svaniscono
bolle di sapone che salgono.
Fammi capire però…io non so dove sei.

In lui vivi, ti trasformi, poi ritorni,
ma qui che c’è?
C’è la mia idea di te.
La mia idea di te.

Ora che ho l’idea di te,
ti vorrei dentro me,
sento…potrei far crescere te,
al limite dell’impossibile.
Dopo il pensiero che c’è? L’infinito.

Se sapessi che domani sarà per sempre,
come luna nel deserto sarò per te,
come lei per lui sarò per te.

In lui vivi, ti trasformi, poi ritorni,
ma qui che c’è?
C’è la mia idea di te.
La mia idea di te.

Se sapessi che domani sarà per sempre,
come luna nel deserto sarò per te,
come lei per lui sarò per te.

In lui vivi, ti trasformi, poi ritorni,
ma qui che c’è?
C’è la mia idea di te.

In lui vivi, ti trasformi, poi ritorni,
ma qui che c’è?
C’è la mia idea di te.
La mia idea di te.
Saremo noi…la mia idea di te.

La metamorfosi dell’amore! Amore universale, di tutti e per tutti! L’amore non ha giusto o sbagliato… non ha età, non ha sesso, non ha colore, non ha religione! Forse è proprio questa la vera metamorfosi da fare nella vita…vivere l’amore per ciò che è, una cosa bella e meravigliosa, che apre le porte del sorriso, della felicità, del vivere bene, della condivisione e del rispetto dell’altro!


Metamorfosi… metamorfosi…metamorfosi…
Nel mio stomaco, passeggiano dei bruchi,
lenti e mimetizzati, respingono i cattivi.
Un giorno, stanchi, cambiarono colore,
troppo vistosi… prede di un cacciatore.

Crisalidi lucenti prendono energia,
un vitale involucro se ne va via…
Diventano farfalle, a vita lunga però,
e sono ancora qui che esplodono!

(“Farfalle” – D.Modugno)
Farfalle delicate,
farfalle colorate,
farfalle bianche e gialle.
Sono i fiori del cielo, son le stelle dei prati,
fra corolle e pistilli, di mimose e lillà.
Con il canto del gallo, si risvegliano a mille,
con il canto del grillo, se ne vanno a dormir.

(“Metamorfosi” – M.Padoan)
Metamorfosi, creata! …metamorfosi,
rubata! …metamorfosi.
Nel mio stomaco, si nascondono quei bruchi,
lenti e mimetizzati, respingono i cattivi.
Un giorno stanchi, cambiarono colore,
troppo vistosi… ora sono prede di un cacciatore.

Crisalidi lucenti prendono energia,
Quel vestito stretto se ne va via.
Diventano farfalle, a vita lunga però,
festose ed elettriche sono qui che
giocano!

(“Farfalle” – Modugno)
Farfalle silenziose,
farfalle misteriose,
farfalle luminose.
Sono i portafortuna, di chi sogna l’amore,
sotto il chiaro di luna, nelle notti d’estate.
Sono mille fiammelle, lampadine volanti,
fanno luce agli amanti, là nell’scurità.
LE FARFALLELLE, LE FARFALLELLE, LE FARFALLELLE, LE FARFALLELLE…

Testi e musiche: Manuela Padoan (eccetto “Farfalle” di D. Modugno)
Arrangiamenti: Edu Hebling
Produzione artistica: Edu Hebling, Manuela Padoan
Registrato, missato e masterizzato: Luca Sammartin presso Share Recording Studio
Illustrazioni ad acquerello: Phuong Ongn
Supporto grafico: Enrico Bari

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